Le fiabe ai tempi del coronavirus
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Gatto senza stivali |
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Sembra
che molti italiani siano riusciti a resistere al lockdown leggendo le fiabe di
Perrault. Ciò che colpisce è che i genitori si siano rivolti ad un'
intelligenza artificiale per avere un consiglio su che cosa leggere ai loro
figli inquieti e spaventati dall'esperienza traumatica della pandemia e che una
voce di una sorta di maggiordomo virtuale si sia sostituita alla loro e a
quella dei nonni. Interessante, che un software abbia risposto con un buon
consiglio, si spera abbia offerto loro le versioni integrali di quelle fiabe
immortali, spesso censurate, fiabe come Cenerentola, la Bella addormentata nel
bosco, Pollicino, il Gatto con gli stivali e altre. Come ha riportato un
articolo di un quotidiano all'inizio di maggio: "Un lettore può trovarci
sempre un riparo, un insegnamento, e soprattutto una sbalorditiva genialità;
leniscono meglio una mente impressionata da visioni macabre di bare, racconti
di sofferenza e lutti, e aridi resoconti numerici di contagiati che si
traducono nella famigerata "curva". Bello scoprire che, nei momenti
difficili, a proprio conforto si invochino quelle gemme di vera letteratura, di
profonda psicologia e illustratrici di una morale tutt'altro che
inattuale".