mercoledì 3 dicembre 2025

BIANCANEVE

 

 

Una delle fiabe più conosciute e amate, viene letta e interpretata partendo dalla sua forma più antica, più vicina a quella originaria della tradizione orale e utilizzata .

Un laboratorio di fiabazione per adulti e adolescenti, dove la fiaba si mette in azione, facendo muovere il nostro ricco mondo interno e lo mette in comunicazione con la nostra coscienza.  

 


mercoledì 5 novembre 2025

LE DIFFICOLTÀ DI RELAZIONE AL TEMPO DEI SOCIAL NETWORK

 

 LE DIFFICOLTÀ DI RELAZIONE AL TEMPO DEI SOCIAL NETWORK 


Un buon dialogo tra generazioni è sempre stato complesso, ha generato conflitti e discussioni. Paradossalmente nell'era più tecnologizzata dei social network, dei grandi contatti, dei molti mi piace, la comunicazione si è molto inaridita, si parla poco in famiglia, nelle coppie; si trascorre lungo tempo a scrollare anche in presenza delle persone a cui si vuol bene. Sono aumentati il bullismo, il cyberbullismo, il suicidio tra gli adolescenti, l'apatia e la solitudine.

È molto importante, continuare a riflettere e dialogare sull'uso che facciamo delle tecnologie nelle nostre relazioni e non soltanto quando accadono situazioni drammatiche, ormai irrimediabili.

Quando la psicologia è a servizio per aiutare e sostenere la costruzione e lo sviluppo di un dialogo. Nulla nasce spontaneamente, tutto si costruisce con costanza, pazienza e sentimento.


giovedì 16 settembre 2021

"L'ELEFANTE E IL TOPO"

PILLOLE DI PSICOLOGIA ANIMALE

L'ELEFANTE (E) E IL TOPO (T)

 


E: "Dunque il suo problema è quello di sentirsi piccolo..."

 

E: "Trovo che lei abbia delle orecchie piccole, ha visto le mie prima quando è entrato qui nella stanza di terapia, come sono grandi. Perché le sue sono così piccole?

E poi che coda corta che ha, la mia invece è bella lunga.

Le mie zampe sono molto grandi, riesco a schiacciare frutta secca a volontà in una sola volta. Perché le sue sono così piccole invece?".

 

T: "E' perché sono stato molto molto malatino".

 

Dunque il topino non soffre di un complesso di inferiorità, diagnosi dell'elefante, è un tipo modesto, umile, capace di ridimensionare il suo io.

 

Uno speciale grazie al fumettista Guillermo Mordillo Menéndez.

martedì 3 agosto 2021

NUVOLE DI PAROLE PER ADULTI

    NUVOLE DI PAROLE PER ADULTI


Fumetti, nuvole di parole per adulti, per riprendere contatto con la propria parte bambina.

Piccoli passi per adulti per camminare a fianco dei loro figli e del loro bambino interiore.

Piccoli passi verso quella parte di sé spesso dimenticata, perduta o cancellata che continua a vivere in noi e che talvolta può farci lo sgambetto perché sta soffrendo e non lo sappiamo. Pensare a quella parte e coltivarla può aiutarci a trovare delle risorse per dar sostegno e far crescere quella adulta.

Ci definiamo adulti, ma forse lo siamo solo d'età.

Come diceva Bill Watterson, l'autore di questo fumetto, la maggior parte degli uomini invecchia senza crescere e in fondo ad ogni adulto c'è un marmocchio che pretende che vada tutto come vuole lui.

E' importante allora nutrire la vita dell'adulto, a volte così arida, sviluppare la sua fantasia andando a ripescare elementi della vita bambina, della vita adolescente, nei ricordi, sogni e racconti, continuando a ripercorrere i suoi passi e chissà avere la possibilità di ritrovare le proprie impronte sul sentiero, avanzando con la sensazione di avere un piede grande accanto ad un piedino.

I mostri continueranno ad esistere, sia nella mente del bambino che in quella dell'adulto; non certo perché, come suggerisce la mamma a Calvin, nel proseguo del fumetto, se a quella cosa non penso allora vuol dire che non esiste più. Forse, quei pensieri mostruosi, dopo averli esteriorizzati e drammatizzati raccontandoli prima alla mamma e poi all'inseparabile tigrotto Hobbes (che si anima soltanto quando i genitori non sono presenti), potranno trasformarsi e assumere forme diverse, più tollerabili.

giovedì 22 luglio 2021

IL ROSPO E LA PRINCIPESSA

IL ROSPO E LA PRINCIPESSA
Illustrazione di Chris Riddell
 
Sì, è un abbraccio anche questo; certo soprattutto da parte del rospo che si avvinghia fortemente al vestito della schizzinosa principessa.
Non capita tutti i giorni di incontrare un rospo, di solito si vede più facilmente in una calda giornata d'estate. Potrebbe trattarsi di un incontro speciale. Cosa potrebbe accadere se, come nella fiaba dei fratelli Grimm (il principe ranocchio), il rospo si trasformasse in un principe? Che tipo di coppia ne uscirebbe fuori?

 
Uno speciale ringraziamento agli SOS ANFIBI che aiutano ad attraversare fossati e strade a rane, rospi e salamandre; importantissimi anfibi che gli automobilisti stecchiscono con facilità.


lunedì 12 luglio 2021

INTUIZIONE

INTUIZIONE
Illustrazione di Franco Matticchio

 
Che fare davanti ad una difficoltà che stiamo per attraversare? Un cambiamento di lavoro, una separazione, una difficoltà di relazione con i figli...
Rimane tutto dentro la mia testa e il mio cuore o chiedo aiuto?
 
L'immagine rimanda ad un uomo che pensa e per un'intuizione (insight), si accinge ad affrontare il problema. Una lampadina si è improvvisamente accesa in lui e ha deciso di scegliere una chiave. Ha compreso che la scelta è arrivata non certo dal nulla; prima si sentiva confuso e disorientato, trovandosi ad osservare un gran numero di problemi ed enigmi (le chiavi), ma dopo un intenso e paziente lavoro di racconto e ascolto, durante le sue sedute di psicoterapia, qualcosa in lui è accaduto.
 

mercoledì 27 gennaio 2021

PER RICORDARE SEMPRE

PER RICORDARE SEMPRE

Melia Azedarach o Albero dei rosari
 

Ho custodito, e riletto oggi, per ricordare la Giornata della Memoria (Erinnerung), alcune frasi scritte da Erich Maria Remarque:

"La finestra era aperta. Mi venne in mente la storia di Ero e Leandro e la fiaba dei figli di re dove una monaca spegne la luce e il figlio del re annega: io non ero un figlio di re, pensai. I tedeschi possiedono molte belle fiabe e ciò nonostante, e forse proprio per questo, anche i più crudeli campi di concentramento del mondo".

Queste ultime parole dello scrittore tedesco, toccano profondamente, all'inizio disorientandoci: "Com'è possibile accosta le fiabe ai campi di concentramento?". Poi ci fa riflettere: dentro ciascun individuo possono convivere forze creative potenti (pensiamo soltanto alle fiabe dei fratelli Grimm o ancor prima alle fiabe di Hoffmann) e allo stesso tempo tremendi livelli di crudeltà.

Diventa estremamente importante continuare a sensibilizzare le nuove generazioni attraverso testimonianze, racconti, storie e film perchè spesso è facile dimenticare.

Mi piace allora pensare che i rami di un albero possano essere come le braccia di un uomo e le sue bacche i suoi pensieri, i suoi ricordi. Per ogni bacca una storia, un ricordo. Questo albero è chiamato anche albero dei rosari: facendo passare fra le mani il piccolo seme tondo, continuo a ricordare, a raccontare, a pregare.